Pochi giorni fa il Parlamento Europeo ha pubblicato una prima valutazione relativa allo stato di esecuzione dell’iniziativa europea per l’occupazione giovanile. L’Europa precisa, peraltro, in premessa che al momento è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive sulle performance del programma, in particolare a causa della mancanza di dati. È, tuttavia, possibile effettuare una prima, e preliminare, valutazione finalizzata anche all’identificazione di eventuali correzioni “in progress” delle politiche su cui si è focalizzato il programma in questa sua prima fase. In particolare, il Parlamento Europeo ha tentato di realizzare un’analisi su tre paesi chiave: Francia, Italia e Spagna, attraverso dati a disposizione della DG Occupazione, che rappresentano il 56% della dotazione totale dell’iniziativa, mentre altri cinque paesi (Portogallo, Croazia, Ungheria, Lituania e Polonia) hanno fornito un po’ di informazioni attraverso la partecipazione ad una survey on-line. Il Gruppo di Ricerca ha, quindi, focalizzato la propria attenzione sulle dinamiche relative a tre obiettivi di Europa 2020: il Tasso di Occupazione, il Tasso di abbandono scolastico precoce ed il Tasso di Successo dell'Istruzione terziaria. Emerge, così, un quadro abbastanza variegato delle performance dei vari paesi coinvolti nello studio e, in questo contesto, l’Italia esce abbastanza in difficoltà.
Non vi sono, infatti, progressi significativi relativamente nè al tasso di occupazione nè a quell’indicatore dedicato alla partecipazione ai percorsi di formazione terziaria (universitari e non) mentre un significativo miglioramento della situazione si registra, almeno, per quanto attiene all’abbandono scolastico. La speranza è, quindi, che tale situazione muti, o perlomeno si mostri una significativa discontinuità rispetto a quanto realizzato nel recente passato, già dai prossimi mesi. In questa prospettiva si deve guardare con interesse ai correttivi che Governo e Regioni, per una volta insieme, hanno apportato al Piano Nazionale di attuazione della Garanzia Giovani con l’avvio della cd “Fase 2”. La Grande sfida del lavoro per i giovani, tuttavia, non sarà vinta se il sistema Paese, ognuno per le proprie responsabilità, non proverà ad immaginare un’Italia migliore, e diversa, da lasciare alle nuove generazioni. Siamo certi che, in ogni caso, il Movimento non si tirerà indietro, come mai ha fatto in passato, e che con il senso di responsabilità, e con la concretezza, che lo distingue, porterà il proprio contributo alla costruzione dell’Italia del domani.
Giancamillo Palmerini