Senigallia: un mattone per costruire il futuro
Anche quest’anno, come da tradizione alla ripresa delle attività del MCL dopo la pausa estiva, ci sarà l’attesissimo appuntamento di Senigallia.
Il Seminario di Studi e Formazione si terrà dal 10 al 12 settembre p.v. e avrà come tema: “Incontro all’umano. Garantire coesione sociale, superare l’inequità in economia, assicurare lavoro dignitoso”: un tema ambizioso e vasto che rientra, però, nel cammino di preparazione intrapreso dal MCL in vista dell’appuntamento del V Convegno Ecclesiale di Firenze.
Particolarmente ricco e interessante il programma della tre giorni di Senigallia, che si aprirà giovedì pomeriggio con un incontro formativo dedicato ai giovani del Movimento. Nella mattina di venerdì un intervento di Mons. Longoni, direttore CEI dell'Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, il quale interverrà su “La comunità cristiana in cammino verso il Convegno Ecclesiale di Firenze”; nella sezione pomeridiana, intitolata “Garantire coesione sociale”, ospiteremo due relatori particolarmente interessanti: il direttore della Sir (Servizio di informazione religiosa) Domenico Delle Foglie e Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative. Il sabato mattina si terrà un confronto - dibattito tra il Presidente del MCL Carlo Costalli, Andrea Tornielli, vaticanista de “La Stampa” nonché autore del libro “Questa economia uccide” e il prof. Stefano Zamagni. I lavori proseguiranno poi nel pomeriggio, con una sezione dedicata alla necessità di assicurare un lavoro dignitoso. A concludere i lavori sarà una celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Orlandoni, Vescovo di Senigallia.
Temi -questi che saranno al centro della tre giorni di dibattito- strettamente legati al futuro del Paese e che dovrebbero essere priorità in un’agenda politica che si prefigga un sistema equo, orientato all’attuazione del bene e alla legalità, commisurandoli alle esigenze dei singoli e dei gruppi considerati nella loro peculiarità.
Le attese promettono un momento altamente stimolante, di grande impegno, entusiasmo e partecipazione, durante il quale il MCL testimonierà che anche nell’epoca della scienza, della tecnica e della comunicazione senza controllo un umanesimo diverso è possibile. Un umanesimo radicato nella visione cristiana dell’uomo e in grado di dare risposte e generare speranza in un Paese smarrito.
In questa fase di grandi trasformazioni e cambiamenti culturali, si assiste al confrontarsi -e talvolta al confondersi- di diverse prospettive sull’umano. Viviamo un momento fatto di luci ma anche di molte ombre: un capitalismo senza freni e controlli, autoritario, un potere politico sempre più debole e ininfluente, una società che via via diventa sempre più plurale e complessa e una crisi antropologica ed etica di grandi dimensioni.
Ma laddove la politica sembra non trovare proposte costruttive, c’è la volontà e l’impegno delle associazioni e dei corpi intermedi che, come il MCL, lavorano per creare, o meglio ‘ri-creare’, un tessuto solidale robusto.
Dai nostri incontri, emerge un’immagine del Paese diversa da quella raccontata dai media sempre con toni pessimistici: la partecipazione e l’afflato verso il bene comune non sono morti anzi sono più attivi che mai.
A fare la differenza è la partecipazione e un senso del dovere che muovono dal basso: la responsabilità di ogni singolo associato verso la società civile.
A Senigallia proporremo la nostra riflessione sul futuro dell’Italia, una riflessione che si focalizza sulla qualità dell’agire: sul cosa fare e verso dove dirigere il nostro impegno, sull’urgenza di intervenire sui territori per superare “l’esclusione degli ultimi” e per generare coesione sociale.
Qui emerge tutta la ricchezza del mondo associativo, dove il valore aggiunto è dato dalla condivisione di un progetto comune e di grande respiro che nasce da un confronto sereno e costruttivo.
Alla luce di queste premesse a settembre ci aspetta un momento di condivisione e di preparazione al V convegno ecclesiale di Firenze, che si terrà in autunno, per contribuire con entusiasmo, impegno e nuovi stimoli ad un momento di grande importanza.
Saranno tre giorni intensi che testimonieranno, ancora una volta, la volontà continua e costante di essere “tradizione vivente” che, come il lievito, può fecondare e contribuire nel dibattito pubblico a promuovere un’idea di persona e di società a modello della buona notizia del Vangelo.
Fausta Tinari