Webmail
Ricerca
Registrati
Login
Accedi
Login
Chi siamo
Sistema MCL
Territorio
Servizio Civile
Traguardi Sociali
Eventi
Area Riservata
Webmail
Menu
  • Home
  • Il Movimento
    • Chi siamo
    • Note Storiche
    • Statuto
    • Organi Sociali
      • Presidenza
      • Comitato Esecutivo Generale
      • Consiglio Generale
      • Congresso Generale
    • Bilancio Sociale
    • Dipartimento Nazionale di Formazione
  • Progetti
    • Lavoro [In]Visibile
  • Comunicazione
    • Articoli e comunicati
    • Eventi
    • Rassegna Stampa
    • Aggiornamenti dalle sedi MCL
    • Dipartimenti MCL
    • Traguardi Sociali
    • Rubriche
    • Documenti
  • Terzo Settore
  • 5x1000
  • Contatti

Cattolici e politica: Riforme e coesione per il bene comune

MCL, Articoli e comunicati

Cattolici e politica: Riforme e coesione per il bene comune

23/01/2012

Cattolici e politica: Riforme e coesione per il bene comune

Editoriale di Carlo Costalli sul n. 51 di Traguardi Sociali



Editoriale del presidente MCL, Carlo Costalli, che apparirà sul prossimo numero di Traguardi Sociali


Cattolici e politica
Riforme e coesione per il bene comune


Nel leggere la stampa italiana delle ultime settimane si rileva tutto un rincorrersi di analisi – più o meno interessate, più o meno maliziose – sul “dopo Todi” e sul “rinnovato impegno” del laicato cattolico. Analisi favorite anche dall’eccessivo attivismo di qualche Ministro.

Voglio soffermarmi brevemente su questa fase nuova e, giusto per orientarci meglio, indicare qualche punto fermo e porre alcuni paletti.

Punti fermi: è certo che il Paese ha bisogno di riforme, noi lo abbiamo detto da tempo, e possibilmente di riforme condivise che, senza l’apporto del blocco sociale delle organizzazioni di ispirazione cattolica del mondo del lavoro, sarà difficile fare. E’ chiaro a tutti che non solo i cattolici sono una forza di coesione sociale ma, soprattutto, garantiscono una visione riformatrice orientata al bene comune. In questa stagione il Paese ha bisogno di riforme, di meno lacerazioni e più solidarietà. Ed in questo i cattolici danno il meglio di sé.

I paletti: Todi ha segnato uno spartiacque con il Berlusconismo ruspante che ha immiserito il discorso pubblico; ma Todi ha anche preso atto che la moderazione è il tratto caratteristico dominante nell’orientamento del cattolicesimo popolare italiano. Dunque se Berlusconi (ma non solo lui) ha fallito nel progetto di costruire un bipolarismo moderno e di stampo europeo, forte di due riformismi (uno moderato che fa riferimento al PPE e uno progressista che fa riferimento al PSE), non vuol dire che questa prospettiva debba essere abbandonata. Anzi, noi la sosteniamo con grande convinzione evitando di trovarci coinvolti in “pastrocchi” terzopolisti. Smontare il bipolarismo non è opportuno, smontare i partiti che male lo hanno interpretato può essere giusto e opportuno.

Quindi è necessario indicare alcune prospettive certe di impegno che, pur essendo pre-politiche, nello spirito di Todi già preparino il terreno a una nuova fase politica. Ai cattolici certamente spetterà il compito di consolidare la coesione nazionale, perché le scelte difficili che ci aspettano trovino un Paese disponibile a rimboccarsi le maniche, a recuperare il senso di responsabilità. In secondo luogo si dovrà riportare i cattolici alle urne e bloccare l’astensionismo dilagante.

Terzo impegno: combattere l’anti-politica riavvicinando il popolo alle istituzioni, chiedendo innanzitutto che il cittadino possa scegliere i propri rappresentanti riformando la legge elettorale in senso proporzionale. E infine, ma molto importante, immettere dosi massicce di cultura politica nel mondo associativo cattolico. Cioè tornare a pensare politicamente dopo tanti anni in cui le energie del cattolicesimo italiano sono state spese essenzialmente sul fronte intraecclesiale, con punte significative nel campo sociale. Oggi, per i cattolici costruire politica, con la P maiuscola, è un dovere. Questo ci viene chiesto, questo dobbiamo cercare di fare.

E con una certezza: il Governo Monti sarà lo spartiacque tra la seconda e la terza Repubblica. E chi non ha capito che nel futuro prossimo non ci saranno questi partiti, queste persone – o più precisamente non solo questi partiti e queste persone – non ha capito fino in fondo cosa sta succedendo nella politica italiana.


Carlo Costalli
Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori


ULTIMI ARTICOLI

12/11/2025

Il lavoro nella Dottrina Sociale della Chiesa: principi, sfide...
WEBINAR – 4° INCONTRO

22/10/2025

Giancarlo Moretti è il nuovo portavoce del Forum Nazionale del...

20/10/2025

L'MCL da un giudizio sostanzialmente positivo alla legge di...

09/10/2025

Pace, associazioni cattoliche da Tajani. MCL: "Anche per...
Il presidente MCL, Alfonso Luzzi, chiede che al centro dell’agenda politica tornino gli sforzi per risolvere i conflitti. E che si possa sperare...

01/10/2025

Il Terzo Settore, opportunità per il Paese

19/09/2025

Veglia di preghiera: Pace per Gaza
Lunedì 22 settembre 2025, ore 19:30 - Piazza di Santa Maria in Trastevere, Roma

Aggiornamenti dalle sedi MCL

Faenza: Canzoni e prose in dialetto

22/12/2025

Faenza: Canzoni e prose in dialetto
Faenza: Canzoni e prose in dialetto

22/12/2025

Faenza: Canzoni e prose in dialetto
Contribuenti e Consumatori: sono davvero vessati? «Novità su rottamazione,...

27/11/2025

Contribuenti e Consumatori: sono davvero vessati? «Novità su rottamazione,...
Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro: Incontro sul Modello OT23

20/11/2025

Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro: Incontro sul Modello OT23

 

Piazza Cola di Rienzo 80/a - 00192 Roma
Tel (+39) 06- 7005110   |   info@mcl.it
CF 80188650586

Il mondo MCL

HOME
IL MOVIMENTO
SISTEMA M.C.L.
SERVIZIO CIVILE
PROGETTI
SEDI
CONTATTI
NEWS ED EVENTI
DOCUMENTI
RASSEGNA STAMPA
PUBBLICAZIONI
AGGIORNAMENTI DALLE SEDI
RUBRICHE
TRAGUARDI SOCIALI

Contattaci

Immagine CAPTCHA
Inserisci il codice
Privacy policy  |  (c) 2025 MCL - Powered by EVA Group