Roma, data la sua grande estensione, è ritenuta comunemente una città vissuta per quartieri, come fossero realtà a sé stanti. Ogni quartiere possiede delle caratteristiche proprie che vanno a determinare il modo di vivere la socialità e la quotidianità: punti di interesse religiosi, mercati, centri commerciali, luoghi di aggregazione, tutti con le proprie specificità. Basta fermarsi ad osservare quanto accade, e vedremo le molteplici differenze che compongono quanto è intorno a noi.
Del
quartiere Esquilino è possibile delineare una cartografia degli spazi sociali partendo da tre punti cardine:
piazza Vittorio Emanuele II, il Nuovo Mercato Esquilino e la Basilica di Santa Maria Maggiore – da cui si snodano le principali vie di transito e le suggestive strade secondarie ricche di storia e arte. Lo scopo di una osservazione sociologica in campo urbano (come in questo caso) prevede la valutazione di sette punti, quali: il flusso e la densità delle persone nel quartiere, l’uso e la fruizione degli spazi pubblici, la segnaletica per turisti e residenti, lo stato di mobilità ed accessibilità, le interazioni fra turisti e residenti, le attività di commercio, gli aspetti ambientali. Un caleidoscopio che mette in luce le interazioni che compongono lo spazio dell’agire quotidiano.
Il Nuovo Mercato Esquilino
L'Esquilino è un quartiere storico di Roma, noto per la sua multiculturalità e vivacità commerciale. Il mercato, dall’atmosfera calda e ospitale, è un luogo di incontro per i molti lavoratori – dalla diversa provenienza etnica e culturale – e i residenti che abitano la zona. Nato dal trasferimento nel 2001 da piazza Vittorio agli spazi delle ex caserme Pepe e Sani, data la sua importanza colpisce come la sua presenza risulti scarsamente segnalata – lontana dunque dai flussi turistici attirati maggiormente dagli altri luoghi di interesse – e che gli ha fatto perdere un po’ di visibilità.
Addentrandosi all’interno del mercato, gli intensi odori e colori colpiscono subito i sensi, con un gran numero di voci che attirano subito l’attenzione: i richiami dei commercianti, il vociare degli avventori ai banchi, e uno schiamazzare diffuso che ne restituisce subito l’atmosfera intramontabile e tradizionale.
Il mercato è diviso in due zone, una alimentare e una per le stoffe e l’abbigliamento, con i banchi che riservano prodotti che non possono non colpire per le loro peculiarità. Si respira un clima di calma e, nonostante il chiasso dei venditori, è un mercato più tranquillo di altri dove acquistare prodotti basandosi sulle proprie necessità. Infatti, tra gli aspetti che più colpiscono, ritroviamo la disponibilità e l’apertura dei venditori stessi nei confronti dei clienti, con il loro modo amichevole di accogliere nel mercato e sempre pronti a offrire aiuto e consigli. Ma oltre alla loro gentilezza, a rendere l'esperienza della spesa piacevole e curiosa concorre anche la presenza dei diversi cibi provenienti da molte parti mondo, vero specchio della multiculturalità dell’Esquilino.
Alla fine di questo percorso tra i banchi, il mercato offre anche un bellissimo cortile (condiviso con la facoltà di Scienze della Formazione) in cui rinfrescarsi dopo la spesa, e riprendendo fiato in presenza di fiori dai colori mozzafiato e la gradevole ombra, fedele amica per le giornate estive.
Piazza Vittorio Emanuele II
Comunemente chiamata Piazza Vittorio, è una delle piazza più iconiche e frequentate tra i quartieri storici romani, facile da raggiungere (grazie al frequente passaggio di autobus, dei tram e della metropolitana) e prossima alla stazione Termini.
Nel cuore della piazza, si è circondati dai giardini Nicola Calipari, la cui vegetazione è composta da alte palme, dalle magnolie a dai platani, oltre ad un roseto con gradevoli panchine per sedersi a riposare. Passeggiando, è interessante scoprire come in una zona così ristretta sia possibile imbattersi in tracce architettoniche stratificate nel tempo: dalle rovine romane, con l’esempio del Ninfeo di Alessandro – una imponente fontana-mostra le cui vestigia mostrano ancora l’antico splendore; passando attraverso l’epoca moderna, il cui esempio di maggiore spicco è la curiosa Porta Alchemica – così chiamata per l’interesse del marchese Savelli di Palombara per l’alchimia – incastonata ancora nel muro della villa (ormai scomparsa) e nascosta in un affascinante angolo del parco; per approdare alla sua attuale veste ottocentesca, sia per i palazzi in stile piemontese (risultanti dal progetto di Gaetano Koch del 1880) che per una delle fontane più rappresentative della piazza chiamata sarcasticamente dalla popolazione “il fritto misto” (realizzata nel 1910 da Mario Rutelli ma ancorata al plasticismo ottocentesco, è così detta per la confusione estetica delle forme).
Un’ulteriore peculiarità per la vita sociale che ruota attorno a piazza Vittorio, oltre ai numerosi negozi e ristori che animano i portici, deriva dalla sua messa a disposizione per la vita culturale attiva della cittadinanza. Infatti è uno dei luoghi prescelti e centrali per l’organizzazione degli eventi durante l’estate romana, con festival e altre iniziative culturali che animano con frequenza il quartiere (come il cinema all’aperto).
Basilica di Santa Maria Maggiore
Tra i luoghi di interesse di spicco non solo del quartiere Esquilino, ma dell’intera città, e impossibile non citare la Basilica papale di Santa Maria Maggiore. Per questo motivo, la zona in prossimità della Basilica risulta essere spesso molto affollata, sia sotto il profilo della popolazione residente che dei turisti in visita. Ma centrali più che mai nel 2025 sono i pellegrini, poiché coinvolti nelle attività del Giubileo indetto da papa Francesco in nome della Speranza, e iniziato ufficialmente il 24 dicembre 2024. Tempio mariano per eccellenza (e per questo scelto da Francesco quale suo luogo di sepoltura), Santa Maria Maggiore fa parte del percorso spirituale dove recarsi in pellegrinaggio, il quale comprende anche le altre tre basiliche papali maggiori di Roma, che sono: San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le Mura.
Il territorio che ospita la basilica, inoltre, è molto attrezzato, sia dal punto di vista dei servizi essenziali – ristoranti, bar, farmacie e altri servizi che offrono beni di prima necessità – che dal punto di vista dei trasporti. L’area in cui si estende la Basilica, infatti, si trova a pochi passi dalla Stazione Termini, spazio di raccordo per un eterogeneità di mezzi di trasporto, e a pochi metri da una fermata di autobus che consente di raggiungere gran parte dei luoghi d’interesse che offre la città di Roma. Oltre a quanto finora evidenziato, merita menzione anche l’importante patrimonio architettonico e di Chiese storiche che si estende attorno alla Basilica, come la basilica di Santa Prassede, vero gioiello la cui attuale veste si deve al rifacimento voluto da papa Pasquale nell’817. Elementi che rendono l’esperienza dei pellegrini ancora più ricca e interessante.
Tre luoghi differenti per destinazione dunque, ma che permettono di convogliare gli aspetti religiosi, artistici e della vita sociale del quartiere Esquilino, aprendo alla possibilità di poter vivere quelle atmosfere con rinnovato stupore e curiosità